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Salute

Utilizzare il chitosano per perdere grassi

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Cos’è il chitosano, e da dove si ricava?

Il chitosano è un elemento presente in natura e in grado di aiutare nella perdita di peso e anche nel bruciare i grassi.

Il Chitosano è una sostanza semplice, conosciuta da oltre 200 anni come una componente eccellente derivante dalla Chitina, che è un polisaccaride reperibile negli esoscheletri dei crostacei e da essi viene estratto, nella fattispecie lo si prende da:

  • la corazza di aragoste
  • dai gamberi
  • dai molluschi
  • dai granchi

Queste corazze una volta rimosse dalle creature marine sono macinate e rese polvere, tale polvere prende il nome di polverous, e viene deacetilata ovvero privata dei suoi specifici gruppi chimici così da consentire al prodotto finale di agire come blocca grassi.

Assunzione del chitosano

La domanda è: fa bene o male assumere chitosano?

Chi produce chitosano ha tutto l’interesse a vendere i suoi prodotti, e d’altra parte è logico che sia così, quindi questa affermazione si avvale delle parole dei produttori di chitosano anche se già in passato si impiegava per la disintossicazione delle acque proprio per la sua proprietà di legarsi alle molecole di grasso e ai composti ricchi di tossine quindi svolge questo componente un azione certamente mirata ed è’ un prodotto popolare per giunta.
Il chitosano anche attualmente viene ricercato dalle industrie di depurazione dell’acqua al fine di attivare la produzione di acqua clinicamente priva di qualsivoglia sostanza dannosa e questo ha molto a che vedere con l’azione che svolge anche in campo estetico.

L’Integratore alimentare
Nella sua forma attuale, il chitosano è tra le più conosciute proprio come integratore alimentare e supplemento per la perdita di peso. Viene commercializzato come prodotto contro l’inestetismo della cellulite e viene altresì venduto sia online che in negozi reali.

La funzione del chitosano è quella di contrasto all’obesità e al sovrappeso, ma tale fine è anche oggetto di molte e differenti discordanze nel mondo scientifico, anche da queste nasce la domanda se faccia bene o meno.
Al contempo occorre sottolineare, che esistono molti test clinici che hanno reso famoso il prodotto in tutto il mondo proprio in virtù del fatto che in alcuni di questi studi la conclusione a cui si è giunti è che il chitosano aiuta nel processo di perdita di peso.

Il processo di Assunzione del chitosano

Come detto il chitosano è capace di legarsi alle molecole di grasso convertendole in una forma non digeribile per l’organismo umano e ciò accade prima che i grassi raggiungano lo stomaco proprio al fine di evitare che questi vengano metabolizzati.

Si comprende vista l’azione che svolge, che la sua assunzione deve essere regolata e mai fatta a caso, conviene quindi che il prodotto venga impiegato da chi è in largo sovrappeso e da chi si ritrovi in costante contatto con il proprio medico che conosce al meglio gli effetti e i possibili danni da tale impiego.
Questo elemento previene l’assorbimento e la sintesi delle calorie in eccesso, andando ad intrappolare il grasso in un involucro più grande che proprio per le sue dimensioni viene espulso e quindi non immagazzinato dal corpo. Al corpo risulta questo “involucro” come sostanza inerte e quindi viene escreto con le feci.

La fibra del Chitosano risulta differente dalle altre comuni fibre in quanto portatore di una carica ionica di segno positivo. I lipidi e gli acidi biliari, e i grassi, sono tutti possessori di una carica ionica negativa e grazie a tale contrapposizione avviene una “chimica” attrazione naturale.

Si capisce quanto tale elemento possa essere apprezzato nelle diete e si comprende anche che la sua azione è estremamente mirata e potenzialmente può diventare anche molto aggressiva quindi il suo impiego dovrebbe riguardare solo i casi di obesità e quelli a breve periodo.