Vacanza a Kiev: cosa fare in un weekend

La bellezza di Kiev si rivela ad ogni stagione, in primavera ad esempio quando i suoi parchi verdeggianti la incorniciano alla perfezione oppure d’inverno, quando la neve ammanta tutto di magia. La capitale ucraina vanta un patrimonio storico ed artistico tutto da scopire, figlio della sua storia intensa e a tratti drammatica.
Cosa vedere a Kyev: tra storia e spiritualità
Un weekend a Kiev non può non cominciare dal suo centro storico, ovvero la Città Vecchia attraversata dal corso del fiume Dnepr. La strada principale è l’acciottolata Discesa di Sant’Andrea sulla quale si affacciano edifici del ‘700 e dell’800, tra i quali la casa-museo dello scrittore Bulgakov. Questa strada, affollata di artisti di strada, collega il quartiere di Podil, dall’atmosfera molto vintage tra chiostri di fiori e tram d’epoca, alla barocca Chiesa di Sant’Andrea: l’edifico, nel suo bel colore turchese, è stato progettato nel 1750 dall’italiano Rastrelli, lo stesso che ha realizzato il bel Palazzo Mariinskij nell’omonimo parco.
Poco più a sud si può raggiungere Piazza Sofiyska, sulla quale si affaccia la meravigliosa Cattedrale di Santa Sofia, tappa imperdibile di un weekend a Kyev: la chiesa, patrimonio dell’UNESCO, è un vero gioiello di arte bizantina, con le sue tredici cupole dorate e verdi smeraldo, ma soprattutto con i mosaici che ne decorano meravigliosamente gli interni, dalle colonne agli archi alle stesse cupole.
Non lontano dalla Cattedrale sorge un altro luogo simbolo di Kyev: si tratta di Majdan, ovvero il Campo dell’Indipendenza, teatro della sanguinosa ribellione che tra il 2014 e il 2015 ha visto la caduta del regime di Janukovyc. Al centro della piazza si può osservare la colonna del Bereginia, la statua alata simbolo dell’indipendenza del Paese: tutto intorno sono fontane, panchine e, nel sottosuolo, un grande centro commerciale.
Sulla strada del Pechersk Lavra
Dalla Piazza Majdan parte la bella strada Khreschatyk, con un lato rialzato sul quale si affacciano locali e boutique: percorrendo il viale si raggiunge il mercato coperto di Bessarabsky risalente al XIX secolo, dove si potranno assaggiare leccornie locali quali i dolcetti churchkheli a base di frutta secca.
Tra i luoghi di Kyev che meritano una visita c’è la Zolota Voroti, ovvero la Porta d’Oro: si tratta dell’antico ingresso alla città ai tempi di Yaroslav il Saggio nell’XI secolo, rimessa in piedi con i resti rinvenuti nel terrapieno dopo la distruzione del 1834.
Dopo una visita al Grat Patriotic War Museum, dedicato al fronte orientale che ha combattuto la Seconda Guerra Mondiale e sito ai piedi della monumentale statua di Rodina Mat rappresentante la Madre Russia, si può raggiungere la tappa finale di un weekend a Kyev: si tratta di Pechersk Lavra, luogo assai importante per la religione ortodossa. Il sito, dichiarato Patrimonio dell’UNESCO, sorge sulla collina Berestov e non è altro che un complesso monasteriale composto da sfarzose cattedrali e grotte scavate a partire dall’XI secolo, sull’esempio di Antonio il Venerabile.